Affido dei beagle di green hill

In questo articolo vi voglio raccontare un evento che è avvenuto tempo fa ed è stato molto importante per tutti coloro che amano gli animali, in particolare i Beagle.

Beagle in affido: come è andata

Era il 2012 e si avvicinava il momento in cui sarebbero partiti gli affidi dei bellissimi beagle, eravamo tutti in attesa, infatti, il venerdì successivo si sarebbe dato il via agli affidi dei beagle rinchiusi nell’allevamento di Green Hill, la nota azienda di Montichiari, ora posta sotto sequestro della Procura di Brescia. Erano 2400 i cani che cercavano una casa che sappia dargli amore ed affetto. Circa il 50% di loro erano cuccioli dai tre agli otto mesi, c’erano poi gli adulti (di massimo 3 anni) e infine le fattrici, molte delle quali gravide.

Lav (Lega Anti Vivisezione) e Lagambiente annunciarono: “Sarà una vera e propria Piazza della Libertà con le prime famiglie affidatarie” e proprio dai siti delle due associazioni e da quelle che hanno aderito all’operazione “Sos Green Hill” si poteva inviare e compilare un apposito modulo on line per l’affido dei beegle. Una volta raccolte le candidature, ci sarebbe stata in seguito una selezione delle persone ritenute idonee per l’affido dei cani. Le associazioni ribadivano che i beagle sarebbero stati dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura.

Adozione di più cani alla stessa famiglia

Le prime giornate per l’affidamento erano venerdì 27 e sabato 28 luglio presso il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato. Si richiedeva la possibilità di affidare più cani alla stessa famiglia e per limitare lo stress del trasporto dei beagle veniva inoltre richiesta la residenza nel centro-nord o in un un’area geografica non troppo distante dall’allevamento bresciano. In più se si possedevano altri animali domestici, quest’ultimi dovevano essere vaccinati, sterilizzati e docili con i cani.

L’obiettivo era quello di far star bene tutti i beagle che fino a qualche giorno prima vivevano in un vero e proprio lager dove gli animali erano destinati alla vivisezione.

Mi auguro fortemente che queste situazioni non si verifichino più, e se qualcuno di voi è a conoscenza di maltrattamenti dei nostri cari amici a 4 zampe effettui subito la segnalazione ad uno degli enti preposti, sono sicura che interverranno nel più breve tempo possibile!

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