I mirteti, ovvero i boschetti di mortelle o mirti, si trovano soprattutto in Sardegna, in cui vengono coltivati per preparare un liquore. Sicuramente, sono una tappa obbligatoria per chi ama le piante e visita la Sardegna, ma non l’unica.
I mirteti
I mirtilli nascono spontaneamente sulle coste mediterranee, ma ciononostante essi vengono coltivati in Sardegna e in Corsica, per preparare un liquore digestivo, alcolico, chiamato Mortella. Per prepararlo, vengono utilizzate sia le bacche che le foglie del mirto, e se ne possono trovare le ricette più diverse, per prepararlo. Non vi è una vera e propria lista di posti in cui si trovano i mirteti, ma di sicuro non è difficile trovarli.
Se si riesce a trovarli, si più tranquillamente acquistare questo liquore, un vero e proprio prodotto artigianale. Tuttavia, questo liquore non si trova solo in Sardegna, ma anche in Toscana, e in particolare sull’Isola d’Elba, in cui il mirto viene esaltato da altre erbe, presenti nella macchia mediterranea, come la nepitella e la menta.
Altre bellezze naturali della Sardegna
Sicuramente, dei campi di mirto sono da visitare, se si passa in Sardegna, ma questa regione offre molte altre bellezze naturali da poter ammirare, che siano faraglioni, coste o distretti montuosi. Tra queste, da ammirare ci sono le Grotte di Nettuno, le più importanti della Sardegna, che si trovano presso Alghero, che si estendono per sei chilometri circa e scavate dall’acqua dolce, per milioni di anni, con una vista magnificare sulla costa e sul mare. Per raggiungerle, si può utilizzare un traghetto e scendere una scalinata di seicento gradini circa.
Chi ha sentito nominare il Pan di Zucchero, penserà subito al Brasile, ma ce n’è uno anche in Sardegna. A differenza di quello sudamericano, il Pan di Zucchero sardo è un faraglione calcareo, non un colle, opposto a capo dell’isola di Masua, nel Sulcis (Sardegna sud-occidentale). Raggiunge i 133 metri di altezza, spuntando dal mare, e gli amanti della arrampicate possono cimentarsi a salirlo, dopo averlo raggiunto via mare con una barca.
Sempre nel Sulcis, si trovano anche le “Colonne” di Caloforte, due faraglioni di sedici metri, che sembrano davvero due colonne, e se il mare è calmo si possono ammirare sempre da una barca, oltre che dalla costa.
Tra i parchi nazionali da visitare, c’è quello Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, istituti negli anni Novanta, che si estende per ventimila ettari e comprende molte specie di animali e piante protette o endemiche. Al suo interno di trovano boschi di leccio, stagni mediterranei temporanei, dune e le praterie di Posidonia oceanica. Famosa è la spiaggia Rosa, dell’isola di Budelli, per via della sua particolare colorazione, dovuti a frammenti di briozoi e scheletri di foraminiferi, andati a depositarli nel suo arenile. Notevole è la sua presenza di cetacei e vi si può visitare il Museo Nazionale dedicato alla memoria di Garibaldi. In questo parco, oltre a fare passeggiate e trekking (giri turistici compresi), si può girare in bicicletta o a cavallo, oppure fare nuotate e regate presso le spiagge.