I forasacchi, o strozzacavalli, sono piante della famiglia delle graminacee, hanno l’aspetto di spighe di colore verde, dalle dimensioni che vanno da uno a tre centimetri, piuttosto comuni, che possono essere pericolose per i cani. Ma quali problemi possono provocare a questi ultimi? E cosa bisogna fare?
Perché sono pericolosi?
Queste piante, che si possono trovare in campagna e nei prati tra aprile e l’inizio dell’autunno, possono infilzarsi nella cute di gatti e cani. E’ difficile che colpiscano i primi, visto che i gatti stessi si occupano della loro “toelette”, ma ai cani possono dare fastidi, in particolare se colpiscono:
- il naso, e ciò può provocare starnuti;
- le orecchie, che causa prurito al cane, e per questo si grattano di continuo questa zona del corpo;
- gli occhi, provocando anche la congiuntivite;
- la bocca, se lo ingoia inavvertitamente;
- in alcune parti della zampa, dove può provare del pus;
- nell’inguine, sotto le ascelle e nell’area sotto la coda, aree del corpo in cui può provocare infezioni batteriche.
Come rimediare e prevenire questi problemi
Se il nostro cane fa continui starnuti, e si gratta continuamente il naso, arrivando anche a sanguinare, è possibile che sia stato punto da un forasacco ed è necessario recarsi dal veterinario, in quanto il forasacco si può asportare solo con degli strumenti chirurgici o la broncoscopia, e all’intervento segue un ciclo di antibiotici. Generalmente, il costo di questa estrazione varia dai cento ai trecento euro.
Ci sono, tuttavia, dei consigli da seguire per prevenire tale problema, come:
- tenere corto il pelo del cane, in modo da evitare che il forasacco vi si possa impigliare;
- spazzolare il cane dopo le passeggiate, controllando anche con cura il pelo;
- evitare di portarlo nell’erba alta, e ciò vale anche per il proprio giardino;
- tenere il cane al guinzaglio, in modo da evitare che vada dove non dovrebbe, durante le passeggiate;
- contenere le orecchie in un foulard, se il proprio cane le ha lunghe, e ammesso che non gli dia fastidio.