Il ciclamino è uno dei fiori invernali più diffusi ed amati, e da settembre in poi è possibile trovarlo ad abbellire giardini, balconi, androni delle scale e fioriere, conferendo un po’ di colore alla stagione più fredda. Ma come si cura questa pianta?
Le caratteristiche del ciclamino
Il ciclamino (Cyclamen persicum), è stato ottenuto da una pianta selvatica, per essere poi coltivato come una pianta da vaso, ed è possibile trovarlo in Europa, nell’Africa boreale e nell’Asia occidentale. Il suo fiore può avere petali lisci, frastagliati o arricciati, e i suoi colori possono variare dal bianco al rosso (tonalità di viola e rosa comprese), e si presenta grande e profumato. Le sue foglie hanno una forma cuoriforme, che possono assumere toni argentei.
In passato, si credeva che il suo estratto potesse essere un toccasana contro i morsi dei serpenti velenosi, oltre ad avere la capacità di allontanare la sfortuna ed influire sulle vicende d’amore. Gli antichi greci, lo ritenevano anche un fiore che potesse portare fertilità, vista la sua forma circolare. Non è strano, infatti, trovarlo nei bouquet da sposa, a settembre, o tra gli addobbi floreali della cerimonia.
In psicologia, si ritiene che chi preferisce questo fiore sia portato alla contemplazione della bellezza e all’amore sensuale, ma anche che diffida degli altri.
Come si coltiva e cura
Essendo una pianta che si coltiva principalmente in serra, richiede diverse attenzioni, come acqua o un terriccio boscoso, e delle zone ombreggiate, come le più comuni piante dei boschi da cui discende. Essendo una pianta invernale, non soffre eccessivamente il freddo, e in casa è bene tenerlo lontano da fonti di calore, ma i vasi si possono comunque esporre in zone luminose.
E’ comunque una pianta semplice da coltivare, e se le si acquista già in vaso, si può evitare di comprare il terriccio boscoso di cui ha bisogno per crescere. Se si desidera coltivarlo da soli, il suo tubero va sotterrato in un terriccio ricco di sostanze organiche, Il suddetto terriccio, andrà tenuto sempre umido, ma non troppo bagnato, e per evitare i ristagni d’acqua, conviene versarla in un sottovaso ed aspettare che ne assorba la quantità necessaria.
Se lo si coltiva in giardino e si vuole porre, successivamente, in un vaso per tenerlo in casa in inverno, è bene sceglierne uno profondo quindici centimetri (ed anche per coltivarlo), assicurandosi che non fuoriescano le radici.
In questo modo, si eviterà di versare acqua sulle foglie, evitando così che si formi su di esse un fungo chiamato botrite e di dover ricorrere, per curare la pianta, a delle sostanze chimiche. Importante è rimuovere, se necessario, anche le foglie e i fiori ingialliti ed appassiti. In estate, è importante tenerlo in una zona poco illuminata e fresca della casa. Nel caso servisse, si può concimare con un fertilizzante liquido per le piante bulbose.