Matrimonio e Coronavirus: come celebrale delle nozze in totale sicurezza?

Con l’emergenza legata al COVID-19, come altri eventi, molti matrimonio sono stati annullati, mettendo in crisi anche chi opera nel settore. Alcune coppie, hanno deciso di rimandare il giorno più bello a data da destinarsi, ma altri, con la fine del lockdown, hanno deciso comunque di fare una cerimonia. Ma come si può fare un matrimonio in sicurezza?

I consigli per un matrimonio in sicurezza

Celebrare un matrimonio anche con l’emergenza Coronavirus è possibile, anche se bisogna seguire delle norme di sicurezza. Sia durante la cerimonia (in chiesa o in Comune) che durante il rinfresco, gli invitati dovranno comunque tenersi distanziati ed indossare la mascherina, in particolare al chiuso.

Oltre alle linee guida per le funzioni religiose o le cerimonie in Comune, ve ne sono anche per il tradizionale “banchetto di nozze”, in cui gli invitati dovranno sempre stare seduti a tavoli distanziati (un metro almeno) ed in un eventuale buffet, non ci può servire con le mani e certi cibi, come grissini, saranno serviti a monodose. I fotografi, sempre come prevede l’ordinanza, devono non solo indossare le mascherine, ma organizzare il loro servizio in modo responsabile, evitando le foto di gruppo. Se durante la festa per le nozze si balla, bisognerà tenere sotto controllo anche l’indice di affollamento, ovvero di due metri quadri per persona e, ovviamente, anche i balli di gruppo sono vietati.

Il viaggio di nozze, si può fare tenendo conto anche delle norme di sicurezza nel paese in cui si desidera recarsi. E’ preferibile, comunque, scegliere una meta in Italia, e diciamolo, le mete romantiche nel Bel Paese non mancano.

Un parere di Enzo Miccio

Non è strano che, nonostante la fine del lockdown, alcune coppie preferiscano non sposarsi. Oltre alle complicazioni nell’organizzazione, è difficile che qualcuno voglia farsi fotografare, nel giorno più bello, con una mascherina e ricordarsi di un momento così difficile.

L’industria del matrimonio, fattura a livello mondiale circa 300 milioni di dollari l’anno, e negli ultimi mesi ha subito un arresto. A parlarne in un’intervista è stato Enzo Miccio, iconico wedding planner italiano. Il suo lavoro, come quello di molti altri organizzatori di matrimonio, si è bloccato per due mesi (ne sono stati annullati tra i 20,000 e i 70,000). Oltre al danno economico, si è parlato anche di disattese dal punto di vista emotivo, e lo stesso Miccio ha così commentato: “Il matrimonio è un materiale umano molto delicato da trattare già in condizioni normali, figuriamoci quando ci si trova davanti a una pandemia mondiale”

Ciononostante, il wedding planner si sta ancora organizzando per il 2021, specificando che per chi opera nel settore, le emergenze, anche se diverse da quelle causate dalla pandemia, sono in pratica all’ordine del giorno, e che gli sposi, seppur con un budget e scelte limitate, possono comunque avere il matrimonio che desiderano.

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