I pappataci sono degli insetti diffusi per tutta l’area mediterranea, e sono capaci di trasmettere malattie infettive sia ad animali che a persone. Sono noti anche con il nome di “flebotomi”, visto che si nutrono di sangue, ma a differenza delle zanzare, sono più silenziose e quindi è difficile capire quanto stanno per pungerti.
Le loro caratteristiche e il loro habitat
Questi insetti somigliano molto alle zanzare, ed appartengono all’ordine dei ditteri. Sono grandi, circa, da un millimetro e mezzo a tre millimetri, di colore giallognolo, grandi occhi neri e le loro ali sono ricoperte di una peluria piuttosto fine.
Le femmine depongono le loro uova (dalle trenta alle settanta) dopo quattro giorni dal loro pasto ultimo pasto di sangue, in fessure riparate e tranquille. Queste uova si schiudono dopo una settimana o due, e nel giro di un mese le larve subiscono quattro mute, per poi diventare adulte dopo un altro paio di settimane.
A differenza di quanto si può sembrare, questi insetti non sono dei grandi volatori, ed in molti casi fanno dei piccoli salti, soprattutto quando trovano delle “prede”.
Si muovo per lo più di notte, e non si allontano quasi mai dal loro habitat, situato sulle zone costiere, in aree calde, scure ed umide. In Italia, si possono trovare anche sulle colline o in altre aree abbastanza calde.
Nel corso della notte, escono dai loro rifugi per nutrirsi di linfe delle piante ed altre sostanze, mentre le femmine sono ematofaghe, ovvero si nutrono di sangue, che gli è indispensabile per riprodursi.
Rimedi contro le punture
Le punture dei pappataci possono provocare pruriti, gonfiori e arrossamenti. La puntura di per sé, si può trattare come una qualunque puntura d’insetto, ma il vero problema è quando provocano delle febbri, che scompare nel giro di quattro giorni, o innesca una reazione allergica.
E’ anche possibile che, se la saliva di questi insetti è contaminata, una loro puntura possa provocare l’insorgenza della leishmaniosi, una malattia infettiva molto grave, nonché letale, se trascurata. La sua forma cutanea può provocare ulcere e lesioni sulla pelle, ma quella viscerale può colpire degli organi interni. Nel primo caso, i problemi cutanei scompaiono spontaneamente lasciando delle cicatrici, ma la forma viscerale può alterare i valori del sangue e provocare l’abbassamento dei globuli bianchi e delle piastrine.
E’ rischiosa, perché ha un’incubazione che può prolungarsi per dei mesi, ed è difficile da diagnosticare. Se non curata in tempo, può portare alla morte.
Come si può, allora, evitare o porre rimedio alle punture degli insetti? Per evitarle, sarebbe meglio evitare zone stagnanti e poco esposte al sole. In casa, è bene installare delle zanzariere, e curare la pulizia dei propri animali domestici.
Sulla pelle, è bene applicare dei repellenti, anche naturali, e se non si riesce ad evitare le punture, per lenirle si possono provare anche rimedi naturali, come l’aloe vera, l’olio di neem o quello di geranio.
Se si abita vicino ad una qualche zona dove i pappataci possono prolificare, è bene chiedere a degli esperti di bonificare l’area.