Il cavallo è da sempre considerato un animale “nobile”, simbolo di forza e vitalità in molte culture. Nell’antica Grecia, si può trovare in più di un mito questo quadrupede, associato a divinità. Ma sebbene tutti lo conoscano, molte persone non conoscono bene le parti del suo corpo e come si chiamano. Qui, in questo articolo, se ne può sapere di più.
Le aree anatomiche
Sono quattro le aree anatomiche più importanti del corpo del cavallo, ovvero:
- la testa, dove sono concentrati gli organi dell’udito, dell’olfatto e della vista;
- il collo, sul quale è presente il garrese (criniera), e tramite quest’area è possibile stabilire quanto un cavallo sia alto, effettivamente;
- il corpo, ovvero il dorso, l’addome, le natiche e la coda, inclusi gli organi interni, come il cuore, i polmoni e l’apparato digestivo;
- le zampe, che si devono distinguere in quelle posteriori e quelle anteriori, e comprendere le ginocchia e gli zoccoli.
Di queste aree del corpo, ad alcune parti, in particolare, vale la pena dedicare più attenzione. A cominciare bocca, che è munita di quaranta denti, se il cavallo è maschio, o di trentasei, se è femmina. Grazie alla loro lingua ed il loro palato, i cavalli possono capire quali siano i cibi migliori per loro, in particolare quelli più ricchi di sale.
Il loro collo, a cui si è accennato prima, ha una grande importanza per quanto riguarda non solo l’altezza, ma anche l’andatura del cavallo, in quanto agisce come un bilanciere, conferendogli un certo equilibrio e della stabilità.
Del corpo, la parte più importante è forse la groppa, la zona del corpo situata tra le reni anteriori e la coda. E’ in questa zona del corpo che chi cavalca deve fissare la bardatura e la sella, prima di montare, facendo attenzione a non fare movimenti bruschi, per non agitare o fare, involontariamente, male all’animale.
Lo zoccolo, la parte più estrema delle zampe, è una scatola cornea che ha la funzione di proteggere il piede del cavallo, formato da due parti: la muraglia, ovvero la parete laterale, e la base, ovvero il fettone e la suola. Questa zona, viene trattata dal maniscalco regolarmente, per i cavalli da allevamento, in modo da riprodurre il naturale consumo di quelli selvaggi.
Chi si prende cura dei cavalli
A conoscere bene questi animali e le loro zone anatomiche, sono, sicuramente:
- i veterinari, assunti dagli allevatori per aiutarli a mantenere in buona salute il cavallo;
- gli allevatori, che li seguono dalla loro nascita, li nutrono e li curano, aiutati anche dagli stallieri;
- i fabbri, che si possono considerare dei maniscalchi moderni, e devono curare bene lo zoccolo del cavallo, e oggi è una figura esperta e ricercata;
- i fantini, che si “allenano” con questi animali, e devono conoscerli a fondo, sia fisicamente che caratterialmente;
- istruttori, nelle discipline sportive, a cui i cavalli vengono affidati dopo i due anni.
Tutte queste figure si preoccupano della salute dei cavalli, nonché della loro crescita e del loro addestramento. Gli allevatori, in particolare, non conoscono giorni di vacanza o domeniche, nel curarli.