Ragno giallo e nero: è velenoso? Qual’è il suo nome?

Il nome scientifico del ragno giallo e nero è Argiope bruennichi, ma tutti lo conoscono come ragno vespa (o anche ragno tigre o zebra), e può capitare di vederlo o di averlo visto. Ma quali sono le caratteristiche di questo particolare ragno? E’ velenoso oppure no?

Le sue caratteristiche

Il ragno vespa o tigre si presenta come un grosso ragno, a righe gialle, bianche e nere, appartenente alla famiglia delle Araneidae, ed è capace di costruire delle ragnatele circolari, che possono estendersi per trenta o quaranta centimetri. Le femmine sono grandi circa due o cinque centimetri, mentre i maschi sono più piccoli, e la livrea di questi ultimi ha toni più scuri.

Durante l’accoppiamento, i maschi rischiano di venire mangiati, e quindi cercano di accoppiarsi con loro il più rapidamente possibile, dopo che cambiano la muta. In autunno, la femmina crea un bozzolo che contiene un centinaio di uova, di una seta resistente dal colore bruno-dorato. Questi ragni sono diffusi in Europa, in Nord Africa ed in Asia, e si adatta a qualunque habitat, purché possa farvi la sua tela, e si alimentano di insetti più piccoli.

Quanto è velenoso?

Questo ragno è, effettivamente, velenoso, ma il suo veleno è piuttosto blando e provoca per lo più un arrossamento, che scompare nel giro di poche ore. C’è da dire che questo ragno, non è aggressivo, ma come tutti gli animali velenosi, è bene non provocarlo.

Se è necessario, è possibile far controllare la puntura dal medico, ma in Italia i ragni veramente pericolosi sono cinque:

  • la vedova nera, che è sicuramente il ragno più noto, e può avere effetti letali su chiunque;
  • il morso doloroso, situato per lo più presso l’Arno, il cui veleno non è eccessivamente tossico, ma comunque aggressivo;
  • il ragno dal sacco giallo, il cui veleno causa sintomi come nausea, mal di testa e bruciori;
  • la falsa tarantola, che per la verità è un ragno lupo, che è il più grande tra i ragni italiani, il cui veleno può sparire presto e colpisce localmente;
  • il ragno violino, uno dei ragni più pericolosi in Italia, il cui veleno ha un effetto narcotizzante e far insorgere effetti gravi, soprattutto nei soggetti più sensibili.

Cosa fare nel caso che un ragno velenoso morda

I morsi dei ragni possono provocare dolori, arrossamenti, gonfiori ed insensibilità, ma questi sintomi possono scomparire nel giro di alcune ore, e coinvolgono solo l’area in cui si trova la puntura dell’animale. In alcuni casi, può anche provocare ulteriori malesseri, come nausea o febbre, ed in quel caso si dovrà consultare il medico, che potrà prescrivere degli analgesici o dei rimedi topici, a seconda delle necessità.

Se il morso del ragno è velenoso, ci si può aspettare l’insorgenza di febbre, mal di testa, nausea, dolori alle articolazioni e ai muscoli, una riduzione delle piastrine nel sangue, ed altri sintomi che variano a seconda del ragno e del suo veleno. E’ bene, in questo, chiamare subito il pronto soccorso e farsi somministrare l’antidoto da un medico. Quello che non si deve fare è applicare sulle ferite dei disinfettanti aggressivi e manipolare o incidere la ferita, ma lavarsi accuratamente con acqua e sapone.

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