Regione dell’Etiopia: qual è quella più popolata? E quali sono le altre?

L’Etiopia è un paese ricco di bellezze da visitare, ma da un’altra parte è anche una regione povera. Qui, in questa pagina, si possono trovare le regioni, a partire da quella più popolata, nonché altre curiosità.

Le regioni dell’Etiopia

Le regioni di questo paese sono nove, e quella che annovera il maggior numero di abitanti è Oromia, nella zona centro-meridionale che, in base alle stime del 2005, annovera circa  26.553.000 abitanti, che prende il suo nome dalle popolazioni di oromo che vi abitano. Il suo capoluogo è la città di Addis Ababa, capitale del paese.

Tra le altre regioni più popolate, si possono includere:

  • Popoli del Sud, la regione più popolata dopo Oromia, con i suoi 15.042.000 circa, e con capoluogo Hawassa;
  • Amhara, che sembra comprenderne 18.000.000 abitanti, e il suo capoluogo è Bahir Dar;
  • Somalia, con capoluogo Jijiga, ha circa 4.329.000 abitanti;
  • Tigrè, la cui popolazione raggiunge i 4.316.000 cittadini, con una densità di circa 86 abitanti ogni chilometro quadrato, e che ha per capoluogo Mek’ele;
  • Afar, nella zona nord-orientale del paese, con i suoi 1.389.004 e Semera come capoluogo;
  • Benisciangul-Gumus, in gran parte montuosa, comprende 670.000 abitanti ed il suo capoluogo è Asosa;
  • Gambella, dal capoluogo omonimo, ha circa 306.000 abitanti;
  • Harar, la meno popolata, con i suoi 196.000 abitanti.

Cosa vedere in Etiopia

Non sono pochi, i posti da vedere in Etiopia, a cominciare dalla sua regione più popolata, ovvero Oromia. A cominciare dalle sue numerose riserve naturali e i laghi, che comprendono una flora e una fauna molto varia (e specie che sicuramente non si ha modo di vedere in Europa).

Ma un parco protetto che non si può non visitare, situato nella regione di Amhara, è il parco nazionale del Simien, nel quale si trovano delle specie in via di estinzione, come lo stambecco del Siemen, il lupo etiope o il corvo imperiale beccogrosso. Istituito nel 1959, è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1978.

L’Etiopia è nota, inoltre, per i suoi siti archeologici, ed in uno di questi si sono ritrovate delle impronte umane, di un bambino di non più di tre anni, risalenti a 700.000 anni fa. Tra gli altri Patrimoni dell’Umanità dell’Etiopia, si possono includere anche:

  • le chiese rupestri di Lalibela, luoghi di pellegrinaggi;
  • Fasil Ghebbi, vicina a Godar, una città-fortezza, in cui risiedeva l’imperatore Fasilides;
  • la storica città fortificata di Harar Jugol, sacra ai musulmani, che la edificarono tra il XIII ed il XVI secolo;
  • Tiya, area nella quale sono stati ritrovarti circa 160 siti archeologici.

Essendo un paese così ricco di storia e di siti archeologici, non mancano nemmeno i musei, da vedere. Uno dei più importanti, situato nella capitale, è il Red Terror Martyrs Memorial Museum, ovvero il museo memoriale dei martiri del Terrore Rosso, che racconta, in pratica, le violenze cominciate a metà degli anni Settanta, e la cui esposizione comprende teschi, ossa, bare, strumenti di tortura, abiti coperti di sangue e fotografie delle vittime degli oppositori del regime di Derg.

Non restano delusi nemmeno chi ama provare cibi locali e fare shopping. In particolare, si consiglia di acquistare una piccola scorta il caffè etiope, originario della regione di Kaffa, serviti nei locali in bicchierini di ceramica.

You May Also Like

Utilizzando il sito, scrollando o cliccando qualsiasi punto della pagina accetti l'utilizzo dei cookie tecnici. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie tecnici per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi