Negli ultimi anni si è diffusa molto l’abitudine di ricorrere ai metodi naturali per gli animali domestici, specialmente nei paese anglosassoni. Pratiche come la naturopatia, la fitoterapia, l’omeopatia, la floriterapia e la chiroterapia si sono dimostrate efficaci per risolvere i problemi di salute dei nostri amici a quattro zampe, senza bisogno di ricorrere ai farmaci.
Erbe curative e pratiche alternative prescritte dai dottori
Juliette de Baïracli Levy (1912-2009) è stata una veterinaria e una scrittrice inglese, nonché una delle più importanti erboriste europee, che è stata una delle prime ad applicare la fitoterapia alla scienza veterinaria. Le sue considerazioni e i suoi studi, raccolti in numerosi volumi, si basavano anche sulle tradizioni curative tramandate dagli zingari nomadi, vissuti per secoli a contatto con la natura. La dottoressa sosteneva che le erbe potevano risolvere diversi problemi, negli animali domestici, come le infestazioni da pulci, la rogna, il cimurro, l’artrite, l’anemia, la verminosi, il diabete, l’obesità, l’itterizia e le verruche.
Il dottor Donald Ogden, veterinario di Los Angeles, cura da molti anni gli animali domestici usando i principi della naturopatia, come una dieta particolare e il digiuno per curare le irritazioni della pelle. Nove animali su dieci sono guariti completamente nel giro di due settimane. La cura del dottor Ogden consiste in un bagno accurato e completo dell’animale, seguito da una alimentazione di sette giorni basata solo su brodi vegetali, e da un’altra settimana di dieta vegetariana, spezzandola ogni tanto con carne cruda. La naturopatia applicata dal dottor Ogden è stata, finora, efficace su animali affetti da gastriti, reumatismi, artriti, malattie bronchiali e costipazioni.
Anche i rimedi omeopatici si sono dimostrati efficaci sugli animali domestici. Vengono preparati dietro una prescrizione specifica e contengono minime dosi di erbe, minerali e prodotti animali. Altrettanto utili sono i fiori di Bach, che agiscono principalmente a livello psicologico.
Non molto diffusa in Italia, è l’agopuntura, nonostante la Società internazionale di agopuntura veterinaria la insegna ai dottori fin dalla fine degli anni Settanta. Il dottor Allen Schoen ha introdotto questa antica arte cinese nel noto Animal medical center di New York, sostenendo che è capace di curare la displasia all’anca e le dermatiti, disturbi molto diffuso tra gli animali domestici.
La chiropratica e l’osteopatia, fondante nel XIX secolo, che si occupano di riallineare l’apparato osseo e trattare le anomalie nella struttura della colonna vertebrale, sono pratiche usate anche dai veterinari. La dottoressa Pitcairn riporta in un suo libro il caso di un gatto di diciotto anni, che da dodici soffriva di inappetenza e nausea. Dopo aver provato di tutto, la sua padrona la portò da un veterinario chiropratico che riuscì ad ottenere risultati sorprendenti: dopo una sola seduta, l’animale riprese a mangiare e smise di rigettare.
Da non trascurare ovviamente la dieta, anch’essa alla base della buona salute sia per gli esseri umani sia per gli animali domestici. Esistono diversi tipi di crocchette naturali, sicure per i nostri amici a quattro zampe, alla cui base ci sono alimenti biologi, senza additivi artificiali.
Naturalmente, cani e gatti hanno esigenze alimentari diverse, e alcuni cibi che possono fare bene ad alcuni non portano gli stessi benefici ad altri. Un alimento che può essere dato ad entrambi è il lievito di birra, che ha discrete proprietà anti-pulci e, in maniera moderata, può essere mischiata al loro cibo.
Esercizi e pratiche orientali per curare i cani
Se l’attività fisica fa bene alle persone, non lo è da meno per i migliori amici dell’uomo, ovvero i cani. Oltre alle passeggiate quotidiane per i loro bisogni, il cane ha bisogno di fare delle vere e proprie seduta da ginnastica, della durata di mezz’ora, per tre o quattro volte alla settimana. Occorre farlo giocare, correre e camminare per far lavorare sia il cuore che i polmoni.
Un’attività perfetta per i cani è l’agility, un’atletica leggera, ormai molta diffusa in Italia, che crea una perfetta intesa tra il cane e il padrone. Consiste in un percorso a ostacoli come siepi, tunnel, palizzate e rampe di scatole, che il cane deve superare con il padrone al suo fianco, mentre quest’ultimo lo incita e gli fa i complimenti alla fine della prestazione.
All’estero, le terapie orientali si sono diffuse anche per i cani. Diversi terapeuti in Giappone, negli Stati Uniti e in Australia, hanno iniziato a praticare il massaggio shiatsu su questi animali, affetti da problemi di salute. Il massaggio giapponese si è dimostrato efficace, in quanto favorisce la circolazione del sangue e il rilassamento dei muscoli.
A New York è nata, negli ultimi tempi, una nuova moda, il Doga (Dog Yoga), una disciplina che prende spunto dallo yoga tradizionale (con tutti i benefici che esso comporta), e coinvolge sia i cani che i padroni. In Italia non è ancora molto diffusa, ma ha riscosso successi in America, dove viene praticato soprattutto all’aperto, preferibilmente nei parchi.
Ovviamente, la scelta di queste terapie alternative dipende dai padroni dell’animale, a seconda del loro stile di vita e della loro filosofia. Ad ogni modo, la casistica di animali domestici guariti da diverse patologie con questi trattamenti è ben documentata.