Anche se i matrimoni civili sono in aumento, una gran parte degli italiani si sposa ancora in chiesa. Ma che cosa bisogna fare per organizzare la cerimonia in chiesa? A chi ci si deve rivolgere?
La burocrazia
E’ necessario sapere che chi decide di sposarsi in chiesa deve partecipare a un corso prematrimoniale, tenuto dai sacerdoti, che dovrebbe preparare “spiritualmente” la futura coppia.
E’ ovvio, che anche per un matrimonio in chiesa occorre mostrare dei documenti, ovvero i certificati di battesimo e di cresima, l’attestato di partecipazione al corso prematrimoniale, il certificato di “stato libero ecclesiastico” ed, eventualmente, un nulla osta per celebrare il rito in una parrocchia diversa dalla propria. Infine, si può concordare la data.
I costi di un matrimonio in chiesa possono variare, ma di solito nel prezzo sono inclusi un’offerta al prete e 14,62 euro di una marca da bolla, a cui si possono aggiungere il prezzo degli addobbi, della musica, etc. Tale spesa, in tutto, può aggirarsi tra i 150 e i 300 euro.
Personalizzare la cerimonia
Non tutti i matrimoni religiosi sono, tuttavia, uguali: alcuni sposi, ad esempio, sempre in accordo con il sacerdote, possono “personalizzare” il rito, e sicuramente variano anche gli addobbi e la musica.
Ad esempio, c’è chi sceglie, nel rito cattolico, la velazione, che consiste nel distendere un velo bianco sul capo degli sposi durante la benedizione. A farlo, di solito sono i genitori o i testimoni della coppia, e questo gesto sa a simboleggiare lo Spirito Santo come se il velo fosse il tetto della nuova casa che gli sposi condivideranno e costruiranno la loro famiglia. Ci sono, poi, coppie che chiedono al sacerdote di poter inserire nella cerimonia lo scambio dei voti.