Ci sono ben due specie di struzzo in Australia, ovvero gli emù e i casuari. Guardando le loro foto, le loro differenze sono visibili già all’occhio, ma quali sono le loro caratteristiche? Di cosa si nutrono? Come sono distribuiti per il loro paese?
Gli emù
Questo uccello, dopo lo struzzo africano, è il più grande della sua macrocategoria: è alto tra il metro e mezzo ed il metro e nove, e pesa sui cinquanta chili. Il suo lungo collo sorregge una testa piccola, dotata di un becco corto ma forte, e dalle grandi narici. Il suo tronco è robusto e le sue zampe si appoggiano su tre dita. Le sue ali sono piccole ed il piumaggio, piuttosto lungo, sono di un colore bruno. Grazie alle sue zampe, non è solo un buon corridore, in grado di superare i quaranta chilometri all’ora, ma anche un ottimo nuotatore.
Esso si nutre di vegetali, bruchi ed insetti, e quando si nutre in abbodanza, può assumere abbastanza grasso per superare momenti di carestia, soprattutto quando si sposta per vari chilometri alla ricerca di altro cibo.
Gli emù vivono in piccoli gruppi, presso pianure con pochi alberi, per tutta l’Australia, sebbene il loro habitat si sia ridotto, sia per colpa degli incendi che a causa dei cacciatori. Si accoppiano tra dicembre e gennaio, e possono deporre le uova in un avvallamento scavato nel terreno dal maschio, coperto da foglie. Queste uova si schiudono dopo due mesi, e per altri due mesi i piccoli seguono sempre il padre.
Il casuario
A differenza dell’emù, i casuari hanno una protuberanza, simile ad un elmetto sulla testa, che usa per addentrarsi nella vegetazione. Oltre a questo hanno delle caruncole che gli cadono dal collo, rosse e blu, la cui forma varia a seconda dell’età.
Il piumaggio dei maschi è di colore nero, mentre le femmine sono brune. Le loro ali sono piccole, mentre le loro grosse zampe sono quamose e dotate di uno sperone, che somiglia a quello dei galli, che usano per difendersi, e grazie ad essi può effettuare grandi salti e correre ad una velocità di circa cinquanta chimoletri all’ora. La loro altezza può variare da un metro e mezzo a due metri, ed il suo peso si aggira tra i cinquanta e i settanta chili.
Oltre a nutrirsi di insetti, come gli emù, la loro dieta può comprendere anche animali piccolo. Si riproducono tra luglio e settembre, e la loro covata può comprendere tra le tre e le cinque uova, di un colore pallido. Sono i maschi che covano, oltre ad occuparsi dei piccoli per i primi nove mesi della loro vita.
A differenza degli emù, loro preferiscono vivere nelle foreste pluviali e tropicali, dove possono trovare rifugio. I loro nidi, infatti, vengono posizionati nel sottobosco, e precisemante presso i piedi degli alberi, dove si possono trovare erbe e foglie cadute per imbottire il nido.
Il casuario ha la fame di essere uno degli uccelli più pericoli al mondo. Infatti, è noto che abbia una indole aggressiva (soprattutto le femmine), ma attacca l’uomo solo se provocato.