Il falco giocoliere (Terathopius ecaudatus) e un rapace africano, appartenente alla famiglia delle Accipitridae, e probabilmente è questo uccello che ha ispirato l’emblema dello Zimbawe, raffigurato sulla bandiera. Ma com’è fatto questo rapace? Come e dove vive?
La sua descrizione
Fisicamente, il falco giocoliere ha un piumaggio nero, con una coda e un manto color castagna, ali e pelle della faccia grigie, ed il becco e le zampe rosse. La sua coda è corta, rispetto a quelli di altre specie, ed il maschio adulto è di una lunghezza che va dai sessanta ai settantacinque centimetri, con un’apertura alare di circa 175 centimetri. La femmina è molto simile al maschio, ma le sue piume alari secondarie sono più grigie che nere, i suoi occhi sono marroni con macchie bianche e la sua pelle facciale presenta un colorito verdastro.
Gli si attribuisce l’appellativo di “falco giocoliere” per via delle sue acrobazie in volo, in cui sembra voler mantenere un equilibrio, proprio come farebbe un artista del circo. Si presuppone che questi suoi movimenti siano dovuti al fatto che è uno di quegli uccelli che non può mantenersi in volo a lungo, e infatti voltano ad un altitudine che, generalmente, non supera i duemila metri.
A differenza di altri uccelli, il falco giocoliere è piuttosto silenzioso, tranne durante il periodo riproduttivo, nel quale emette strilli e suoni acuti. Raggiungono la maturità ai sette o otto anni di vita, e quando è ora di riprodursi, nidificano sugli alberi. La femmina depone solo un uovo, di un colore biancastro punteggiato da piccole macchie color ocra, che si schiude dopo quarantadue o quarantatré giorni. E’ sempre la femmina che se ne occupa, fino a che il nuovo nato non è in grado di volare, dopo tre o più di quattro mesi. I maschi procurano il cibo per tutto il periodo della covata. Sono animali monogami, e possono usare lo stesso nido per diversi anni. Succede anche che gli uccelli che non hanno nidificato, possano aiutare i neo-genitori.
Il suo habitat e la sua alimentazione
Questo rapace è diffuso in gran parte dell’Africa centrale e meridionale, dal Senegal fino a Nord del Sudafrica. Per lo più, vive nelle regioni situate a sud del Sahara, tranne che nel bacino del Congo. Il suo habitat, generalmente, è la savana, i margini delle foreste, le coste e le vette montane (che superano i quattromila metri).
Si nutrono, principalmente, di mammiferi ed uccelli di piccoli dimensioni, e come molti rapaci può cibarsi anche di carcasse. Sembra che durante il periodo coloniale, siano diventate prede degli europei, che li ritenevano responsabili di furti di bestiame, ed essi li fucilarono o gli diedero dei bocconi avvelenati. Oggi, è ancora soggetto a caccia di frodo.