Trasferirsi in una qualunque città ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ma quali sono quelli di Barcellona? Cosa bisogna fare per viverci? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.
Conviene vivere a Barcellona?
Quando si vuole andare a vivere una città o paese diverso, bisogna considerare alcuni i fattori per verificare i pro e i contro. Chi vuole vivere a Barcellona deve prima di tutto considerare quanto può percepire di stipendio, a seconda della professione. Un impiegato, ad esempio, guadagna 1200 euro al mese circa, senza tredicesima, mentre un commesso ne percepisce 1000, ed un cameriere guadagna circa sette euro l’ora. Sembra che le professioni più richieste in Spagna ed in questa città siano quelle delle ragionieri informatici, gli addetti alle vendite, gli architetti, i manager e sviluppatori informatici.
Una volta considerato lo stipendio bisogna valutare il costo della vita valutando:
- l’affitto, a seconda di dove si vuole vivere e quale locale voler acquistare. Ad esempio, vivere in centro può costare anche fino a 700 euro al mese;
- i costi dei mezzi di trasporto, considerando che il biglietto singolo della metro costa due euro, mentre un abbonamento mensile per i mezzi può arrivare a 54 euro al mese;
- le altre spese, come quella alimentare, una ricarica del telefono ed altre spese.
In generale, vivere a Barcellona conviene perché sempre una città sicura sotto molti aspetti (in particolare per le donne), l’inglese ha una buona conoscenza dell’inglese, le scuole sono buone e la qualità dell’aria in media è buona. Tuttavia, la vita medio può risultare costosa.
Come trasferirsi a Barcellona
Chi vuole trasferirsi a Barcellona, ma non ha ancora un lavoro fisso, dovrebbe realizzare il proprio curriculum in spagnolo, e che lo si trovi una volta arrivati o prima, è importante seguire alcuni passi, ovvero ottenere il NIE, che sarebbe l’equivalente del codice fiscale italiano, ed obbligatorio per chi vuole trovare lavoro e ce l’ha già, come imprenditore o impiegato, richiedere la seguridad social, per usufruire del sistema sanitario, registrare il proprio domicilio, ovvero il Patròn, in modo da potersi iscrivere al sistema sanitario nazionale. Inutile dirlo, occorre anche un conto in banca, se si vuole ricevere lo stipendio.
Per trovare un alloggio non mancano né le agenzie né i siti internet, italiano o spagnoli che siano, e chi vuole vivere a Barcellona dovrebbe anche imparare le abitudini catalane. Per esempio, anche se le case sono dotate di impianti di riscaldamento, molti abitanti della città preferiscono delle piccole stufe mobili, con delle bombole a gas di colore arancione, che sembra siano vendute direttamente anche in strada.
Gli orari del pasto, rispetto a quello italiano, sono spostati di un’ora in avanti, e ci sono famiglie che cenano anche molto tardi (tra le 21,00 e le 23,30). Ci sono aziende, poi, che il venerdì terminano il turno di lavoro alle 15,00 del pomeriggio.