Prima di ingaggiare un detective privato molte persone, giustamente, cercano di informarsi su come funzionano le investigazioni; anche se ogni professionista lavora con il proprio metodo, fondamentalmente l’operato dell’investigatore si svolge in tre fasi principali: la prima, quella che inizia immediatamente dopo l’assunzione dell’incarico, è quella dello studio del caso e della preparazione, la seconda coincide con il lavoro sul campo e la terza consiste nella preparazione e nella consegna della relazione di servizio.
Le prime fasi delle investigazioni: lo studio e il lavoro sul campo
Procediamo con ordine: dopo aver accolto il cliente ed essere riuscito a metterlo a proprio agio (tra il detective e la persona che lo assume si deve creare un solido rapporto di fiducia reciproca), l’investigatore privato riceve l’incarico formale e richiede al suo assistito tutte quelle informazioni che possono tornargli utili nelle investigazioni. La prima fase prosegue con l’eventuale riunione dei collaboratori e con il primo sopralluogo sui luoghi da frequentare: questo frangente è molto importante perché permette di capire quali possono essere le difficoltà relative alle eventuali attività di appostamento e pedinamento e quali sono i punti migliori per poter raccogliere foto o altri elementi utili.
La seconda fase delle investigazioni coincide con il servizio operativo, ovvero il lavoro sul campo; i professionisti mettono in pratica questa fase in maniera graduale, cercando di non esporsi eccessivamente (il rischio di essere scoperti è sempre dietro l’angolo). La scelta dei mezzi per il pedinamento e del luogo di osservazione viene fatta in modo tale da rimanere il più possibile “invisibili”. L’investigatore, nel massimo rispetto di quanto previsto dalle norme sulla privacy, può avvalersi dell’utilizzo di dispositivi e tecnologie d’avanguardia e deve essere in grado di scattare foto utili alle indagini anche in situazioni difficili, riprendendo non solo i fatti, ma anche alcuni particolari (ad esempio targhe e indirizzi) che rendano le immagini delle prove inconfutabili.
La relazione di servizio
Una volta che è stato raccolto un numero di elementi di prova che può essere ritenuto sufficiente (video, foto, testimonianze), la fase operativa può ritenersi conclusa e si entra nell’ultima parte delle investigazioni del detective privato, ovvero quella nella quale si stila la relazione di servizio; in questa ovviamente verranno indicati solo i fatti che rientrano nell’oggetto indicato nel mandato d’incarico. Una volta che il cliente avrà in mano tutti questi elementi potrà decidere come muoversi (l’investigatore in questo caso può dare qualche consiglio). Per assicurare la privacy del cliente e del soggetto monitorato molto spesso le risultanze delle investigazioni vengono eliminate dopo cinque giorni dalla consegna al cliente.